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Disforia di genere: comprendere il significato, i sintomi e i percorsi di supporto psicologico

lunedì 27 Gennaio 2025

Disforia di genere: comprendere il significato, i sintomi e i percorsi di supporto psicologico

lunedì 27 Gennaio 2025

Disforia di Genere: significato

La disforia di genere è una condizione complessa che coinvolge il vissuto di incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e l’identità di genere percepita. Questo tema, sempre più presente nel dibattito pubblico, richiede un approccio che integri conoscenze psicologiche, relazionali e sociali per fornire un supporto adeguato a chi ne è coinvolto. Esploreremo il significato della disforia di genere, i sintomi caratteristici, le possibili cause e i percorsi di supporto psicologico che possono essere intrapresi.

Che cos’è la disforia di genere?

La disforia di genere, come definito nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), si riferisce a uno stato di disagio significativo o sofferenza causato dall’incongruenza tra il genere assegnato alla nascita (maschile o femminile), facendo riferimento al sesso del neonato, e l’identità di genere vissuta. Non si tratta di un semplice desiderio di appartenere a un altro genere, ma di un’esperienza profonda che comprende l’identità del soggetto e il senso di sè, influendo sul benessere psicologico e sociale della persona.
Chi vive questa condizione può sentirsi alienato dal proprio corpo, percependo un forte desiderio di modificarlo attraverso interventi medici, o manifestare difficoltà nell’adattarsi ai ruoli di genere tradizionalmente associati al sesso biologico.

Quali sono i sintomi della disforia di genere?

I sintomi della disforia di genere possono variare ampiamente da persona a persona, ma in generale includono:

  • Disagio persistente verso le caratteristiche sessuali primarie e secondarie (come il seno, i genitali o la voce).
  • Desiderio intenso di appartenere al genere opposto o di essere riconosciuti socialmente come appartenenti a un genere diverso da quello assegnato alla nascita.
  • Disinteresse o rifiuto dei ruoli e delle attività associati al genere assegnato alla nascita.
  • Sofferenza psicologica significativa, che può tradursi in ansia, depressione, depersonalizzazione, dissociazione, isolamento sociale o difficoltà relazionali.

Questi sintomi, per essere diagnosticati come disforia di genere, devono causare un impatto rilevante sulla vita quotidiana, interferendo con le relazioni, il lavoro o altri aspetti fondamentali della vita.

Quali sono le cause della disforia di genere?

Le cause della disforia di genere non sono ancora del tutto comprese, ma la ricerca suggerisce che si tratti di un fenomeno multifattoriale. Tra i fattori coinvolti possiamo considerare:

  • Fattori biologici: Alcuni studi ipotizzano che differenze nello sviluppo cerebrale o nella regolazione ormonale durante la gestazione possano influire sull’identità di genere.
  • Fattori psicologici: L’esperienza soggettiva dell’identità di genere è profondamente radicata e non sempre spiegabile attraverso schemi tradizionali. Spesso si associa a un vissuto complesso che coinvolge il senso di sé e il rapporto con il corpo.
  • Fattori sociali e culturali: Le norme di genere rigide e le aspettative sociali possono amplificare il disagio in chi sente di non appartenere al genere assegnato.

Come si diagnostica la disforia di genere?

La diagnosi di disforia di genere è un processo che richiede attenzione, empatia e una valutazione multidisciplinare. Di solito, viene effettuata da uno psicologo o psichiatra esperto in identità di genere e sessuologia, che basa il proprio intervento su colloqui approfonditi e strumenti diagnostici standardizzati.
La valutazione include l’esplorazione della storia personale, il vissuto di incongruenza di genere, la dimensione relazionale e l’impatto di questi elementi sulla vita quotidiana. È fondamentale che il professionista adotti un approccio privo di giudizio, favorendo un ambiente sicuro e di ascolto attivo ed empatico.

Quali sono i percorsi di supporto psicologico?

Il supporto psicologico è una componente cruciale per chi vive la disforia di genere. Gli obiettivi principali del percorso sono:

  • Favorire l’accettazione di sé: Aiutare la persona a comprendere e accettare la propria identità di genere
  • Gestire il disagio emotivo: Attraverso tecniche terapeutiche, si lavora per ridurre i sintomi di ansia, depressione o stress legati alla disforia.
  • Esplorare le opzioni di transizione: Per chi desidera intraprendere un percorso di affermazione di genere, il supporto psicologico aiuta a valutare le opzioni disponibili, come trattamenti ormonali o interventi chirurgici. Inoltre questo genere di interventi aiutano la persona anche durante percorsi di transizione più invasivi, come le operazioni, permettendo di affrontare la situazione con più serenità e consapevolezza.
    Un approccio integrato può includere anche il coinvolgimento della famiglia e della rete sociale, per creare un contesto di supporto che favorisca il benessere della persona.

Conclusione

La disforia di genere è una realtà complessa, che richiede comprensione e sensibilità. Fornire informazioni accurate, favorire l’ascolto e offrire un supporto psicologico adeguato sono passi essenziali per sostenere chi vive questa condizione. Affrontare la disforia di genere non significa solo intervenire sul disagio, ma anche accompagnare la persona verso una piena espressione e consapevolezza di sé, promuovendo il benessere e la qualità della vita e delle relazioni.

Contenuto a cura di:

Davide Livio

Psicologo psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia ipnotica. È stato dirigente psicologo e psicoterapeuta presso ASST Rhodense e magistrato onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Attualmente psicoterapeuta responsabile presso Clinicapsiche e Ilmiopsi.

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Psicologo psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia ipnotica. È stato dirigente psicologo e psicoterapeuta presso ASST Rhodense e magistrato onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Attualmente psicoterapeuta responsabile presso Clinicapsiche e Ilmiopsi.