Il signore degli anelli – Peter Jackson

Ingredienti ed eccipienti

  • 1 Talkien
  • 1 Anello
  • 4 hobbit
  • 1 compagnia

Nel film “Il Signore degli Anelli”, tratto dall’opera di J.R.R. Tolkien e diretto da Peter Jackson, emerge un tema sottile ma potente: la dipendenza. Questo viene rappresentato dall’Anello del Potere, che esercita un’influenza consumante su chiunque lo indossi, promettendo potere ma in realtà schiavizzando la volontà del portatore.

Tra i personaggi, tre sono particolarmente significativi in relazione a questo tema:

Frodo Baggins: Frodo riceve l’Anello dallo zio Bilbo e la missione di distruggerlo. Inizialmente, l’effetto dell’Anello su di lui è lieve, ma man mano che si avvicinano al Monte Fato, dove l’Anello deve essere distrutto, Frodo sente un peso crescente. La sua esperienza è paragonabile all’entrare nel mondo delle dipendenze: all’inizio gli effetti negativi sono trascurabili, ma aumentano con il tempo e l’uso. Frodo mostra cambiamenti nel suo comportamento, soprattutto nel suo rapporto prima con Boromir, che è tentato dall’Anello, poi con Sam.

Sam Gamgee: Sam, il fedele amico e giardiniere di Frodo, cerca di aiutarlo portando l’Anello, ma ogni volta Frodo reagisce con aggressività e sospetto. Sam è una figura di supporto, realizzando che Frodo non può affrontare la missione da solo e decide di accompagnarlo, nonostante i pericoli. Sam crede non solo nella possibilità di completare la missione, ma anche nel poter tornare indietro.

Gollum: Gollum, che ha tenuto l’Anello per molto tempo, è completamente consumato da esso. L’Anello ha scatenato in lui sentimenti di amore e odio sia per l’oggetto stesso sia per se stesso, un riflesso dei sentimenti contrastanti che la dipendenza può creare. Inizialmente un hobbit come Frodo e Sam, Gollum è radicalmente cambiato a causa dell’influenza dell’Anello.

Nel climax, Frodo e Sam raggiungono il Monte Fato. L’Anello ha ormai un forte potere su Frodo, tanto che non riesce a separarsene. Gollum attacca Frodo per recuperare l’Anello, risultando in una lotta durante la quale Frodo perde un dito. Gollum, completamente sopraffatto dal bisogno dell’Anello, finisce per cadere nella lava del Monte Fato, scegliendo l’oggetto della sua dipendenza a scapito della propria vita. Questa scena simboleggia le diverse fasi e gli esiti della dipendenza, evidenziando sia la lotta interiore di Frodo sia la distruzione finale di Gollum.

Indicazioni terapeutiche

Questo film è prescritto per amanti del fantasy e di storie epiche, con molti personaggi e storie molto intrecciate tra loro. Adatto a persone che cercano aiuto e supporto nelle relazioni sia di amicizia che di parentela e che credono che ci sia una via d’uscita anche quando ci si trova “nella terra nera”. La vicenda, inoltre, sostiene che è meglio affrontare il problema, al posto di nasconderlo: per l’inizio di una nuova era è necessario dover intraprendere delle azioni, anche eroiche, per riuscire ad ottenere un miglioramento.

Effetti collaterali

Il film può provocare una riflessione su cosa sia la dipendenza e cosa può causarla, per esempio anche storie e i libri possono  essere considerati un modo per evadere la realtà. Nel racconto, Boromir ha proposto di utilizzare l’anello per sconfiggere i propri nemici e allo stesso modo si può pensare che l’utilizzo di qualcosa che crei dipendenza sia un ottimo modo per distrarsi dalle proprie emozioni e combattere qualcosa di spiacevole, ma bisogna trovare la forza di Frodo e la saggezza di Gandalf per riconoscere che la via da seguire è quella di distruggere la dipendenza.

Curiosità

Durante le riprese si sono verificati diversi incidenti: Viggo Mortensen si è rotto due dita del piede, Orlando Bloom ha subito una frattura costale cadendo da cavallo. Andy Serkis ha preparato la sua voce per il personaggio di Gollum con una bevanda speciale, soprannominata “il succo di Gollum”. La battaglia nel Fosso di Helm ha richiesto 4 mesi di riprese, compresi 3 mesi di notte, e la porta della battaglia si è rivelata sorprendentemente resistente all’ariete.

Trailer:

Contenuto a cura di:

Alice Dondena

Tirocinante in Psicologia