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Ansia e attacchi di panico: sintomi, cause e come affrontarli

Attacchi di panico

Contenuto a cura di:

Fabio Cotti

Psicologo clinico, psicoterapeuta e psicodiagnosta, Fabio Cotti ha collaborato con istituti pubblici e privati, tra cui ASST Ovest Milanese, ASST Lariana e Università come Milano-Bicocca e Pavia. Specializzato in psicoterapie psicodinamiche, cognitive e ipnotiche per bambini, adolescenti, adulti e coppie, si occupa anche di psicologia giuridica, in particolare nella valutazione di competenze genitoriali e del danno psichico. È stato Consulente Tecnico d’Ufficio per vari tribunali e autore di contributi in psicologia clinica e testologia.

Ansia e attacchi di panico: sintomi, cause e come affrontarli

martedì 7 Gennaio 2025

Ansia: significato

L’ansia è una risposta adattiva del nostro sistema nervoso che tutti possono sperimentare a vari livelli nel corso della vita. Si manifesta come una sensazione di preoccupazione, tensione o paura in risposta a situazioni di stress. Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva e persistente, è un disturbo debilitante che influisce sul benessere quotidiano. Gli attacchi di panico sono determinati da un’intensificazione acuta dell’ansia, e si manifestano con sintomi fisici e mentali che inducono nella persona che li vive la percezione perdita di controllo.
Comprendere le cause, i sintomi e le strategie per affrontare l’ansia è fondamentale per migliorare la qualità della vita e permettere che non degeneri in attacchi di panico.

Che cos’è l’ansia?

L’ansia è una reazione naturale del corpo a situazioni percepite come pericolose o stressanti. Fa parte della risposta “lotta o fuggi” che ci ha aiutato a sopravvivere come specie, preparando il corpo a reagire rapidamente al pericolo.
Un’altra risposta che l’ansia può generare nell’individuo è il cosiddetto “freezing”, ovvero la sensazione di essere paralizzati e non riuscire a muoversi o a pensare davanti al pericolo.
Infine, l’ansia si può anche manifestare come “fainting”, ovvero lo svenimento davanti allo stimolo temuto: questa risposta risulta essere particolarmente pericolosa per eventuali traumi derivanti dalla caduta stessa.
Tuttavia questa risposta può attivarsi anche in assenza di un pericolo reale o immediato, causando un’eccessiva preoccupazione, tensione o paura. Se l’ansia si manifesta in modo sproporzionato e ricorrente, può trasformarsi in un disturbo d’ansia, che richiede attenzione e supporto.

Sintomi dell’ansia

L’ansia si presenta con una combinazione di sintomi fisici, emotivi e comportamentali che possono variare da persona a persona. Tra i sintomi più comuni troviamo:
Sintomi fisici:

  • Tachicardia (battito cardiaco accelerato)
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremori o scosse
  • Respiro affannoso o sensazione di mancanza d’aria (fame d’aria e/o soffocamento)
  • Vertigini o sensazione di svenimento
  • Nausea o disturbi gastrointestinali
  • Tensione muscolare e formicolio
  • Sensazione di “nodo alla gola” o difficoltà a deglutire

Sintomi emotivi e cognitivi:

  • Preoccupazioni eccessive e costanti
  • Pensieri catastrofici o paura del futuro
  • Difficoltà a concentrarsi o sensazione di “mente confusa” o “annebbiata”
  • Irritabilità o inquietudine
  • Paura di perdere il controllo

Sintomi comportamentali:

  • Evitamento di situazioni percepite come stressanti
  • Ricerca continua di rassicurazioni
  • Comportamenti compulsivi o rituali (ad esempio, controllare ripetutamente una situazione per sentirsi sicuri)

Attacchi di panico: cosa sono?

Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa e intensa ansia che possono durare da pochi minuti a mezz’ora, lasciando il soggetto che li vive spossato e confuso. Sono generalmente accompagnati da diversi sintomi, sia fisici che cognitivi, che raggiungono il loro apice in modo molto rapido, innescando nella persona la paura di avere un infarto, di impazzire o di star perdendo il controllo e, in certi casi, la sensazione di star per morire.

Sintomi comuni degli attacchi di panico:

  • Palpitazioni o accelerazione del battito cardiaco
  • Sudorazione intensa
  • Tremori fini o a grandi scosse
  • Sensazione di soffocamento o respiro corto
  • Dolore o fastidio al petto
  • Nausea o disturbi addominali
  • Sensazione di svenimento o vertigini
  • Brividi o vampate di calore
  • Formicolio o intorpidimento alle mani o ai piedi
  • Sentirsi distaccati da se stessi o dal mondo
  • Paura di morire o di perdere il controllo

Cause dei disturbi d’ansia e degli attacchi di panico

Le cause dell’ansia possono essere complesse e multifattoriali. Alcuni fattori che possono contribuire all’insorgenza dell’ansia includono:

  • Fattori genetici: L’ansia può avere una componente ereditaria. Le persone con una storia familiare di disturbi d’ansia possono essere più inclini a sviluppare la condizione.
  • Chimica cerebrale: Squilibri nei neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina possono influire sull’umore e sui livelli di ansia.
  • Esperienze di vita e traumi: Situazioni di stress cronico, traumi infantili, abusi o eventi dolorosi possono predisporre all’ansia.
  • Stress e stile di vita: Lo stress lavorativo, problemi relazionali, pressione sociale e stili di vita frenetici possono contribuire all’insorgenza o all’aggravarsi dell’ansia.
  • Problemi di salute: Malattie croniche, disturbi tiroidei o altre condizioni mediche possono essere correlate a sintomi di ansia.
  • Consumo di sostanze: L’uso e l’abuso di alcol, droghe o caffeina può aumentare i livelli di ansia.

Come affrontarli

Gestire l’ansia e trattare gli attacchi di panico è possibile attraverso una combinazione di approcci terapeutici, strategie di autogestione e supporto professionale.
1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
La CBT è una forma di psicoterapia che si concentra sul modificare i pensieri disfunzionali che alimentano l’ansia. Attraverso la CBT, le persone imparano a riconoscere i pensieri negativi, a sostituirli con alternative più realistiche, smontando la spirale di pensieri negativi e catastrofici che si autoalimenta, imparando a gestire l’ansia in modo più efficace.
Se la situazione ansiosa è dovuta da uno stimolo, che prende il nome di “stimolo fobico” o trigger” si consiglia di utilizzare la tecnica dell’EMDR: attraverso una ristrutturazione del pensiero e delle emozioni legate allo stimolo fobico, è possibile depotenziare l’ansia che questo genera.
2. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress
Respirazione diaframmatica: Imparare a respirare profondamente e lentamente aiuta a calmare il sistema nervoso.
Meditazione e mindfulness: La pratica della mindfulness consente di vivere nel momento presente, riducendo l’ansia e migliorando la consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni.
Esercizio fisico regolare: L’attività fisica rilascia endorfine, che migliorano l’umore e riducono l’ansia.
Tecniche di grounding: questa tecnica, basata sulle stimolazioni fisiche che si trovano nell’ambiente (metodo 5-4-3-2-1: 5 cose che puoi vedere, 4 cose che puoi toccare, 3 cose che puoi sentire, 2 cose che puoi annusare, 1 cosa che puoi gustare) aiuta a mantenere l’attenzione ancorata al presente e alla realtà, riducendo la sintomatologia ansiosa.
3. Stili di vita sani
Ridurre il consumo di caffeina, alcol e nicotina
Dormire a sufficienza
Mantenere una dieta equilibrata
Fare esercizio fisico
4. Supporto sociale
Parlare con amici, familiari o unirsi a gruppi di supporto può essere un aiuto importante per ridurre l’ansia e sentirsi meno soli.

Conclusione

L’ansia e gli attacchi di panico possono sembrare tempeste che scuotono l’anima e il corpo, lasciandoti in balia di onde di paura e incertezza. Come ogni tempesta, anche questi momenti bui possono essere affrontati, gestiti e superati. Con il giusto supporto e con la consapevolezza che non si è mai soli, è possibile rendere l’ansia una valida alleata nel fronteggiare le sfide quotidiane della vita.

Contenuto a cura di:

Fabio Cotti

Psicologo clinico, psicoterapeuta e psicodiagnosta, Fabio Cotti ha collaborato con istituti pubblici e privati, tra cui ASST Ovest Milanese, ASST Lariana e Università come Milano-Bicocca e Pavia. Specializzato in psicoterapie psicodinamiche, cognitive e ipnotiche per bambini, adolescenti, adulti e coppie, si occupa anche di psicologia giuridica, in particolare nella valutazione di competenze genitoriali e del danno psichico. È stato Consulente Tecnico d’Ufficio per vari tribunali e autore di contributi in psicologia clinica e testologia.

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