Borderline: Vincent van Gogh?
L’esistenza di Vincent van Gogh è spesso stata accostata al disturbo borderline di personalità. La sua vita si è dispiega...
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Psicologo psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia ipnotica. È stato dirigente psicologo e psicoterapeuta presso ASST Rhodense e magistrato onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Attualmente psicoterapeuta responsabile presso Clinicapsiche e Ilmiopsi.

Il termine narcisismo è spesso utilizzato per descrivere atteggiamenti egocentrici, ma il suo significato psicologico è molto più complesso. Comprendere cosa si intende per narcisismo, saperlo distinguere nelle sue forme sane e patologiche, e analizzare come influisce sulle relazioni personali, può aiutare a costruire una consapevolezza maggiore delle dinamiche relazionali.
Il narcisismo, noto anche come narcisismo primario, dal punto di vista psicologico, si riferisce a un investimento affettivo su di sé, un processo che si sviluppa già nelle prime fasi della vita. Freud lo descrisse come un fenomeno naturale e necessario per la costruzione del Sé: un bambino, nei primi anni, deve infatti sperimentare un certo grado di attenzione su di sé per costruire un’identità stabile.
Tuttavia, quando il narcisismo primario non viene sufficientemente soddisfatto si genera nel bambino una ferita profonda che potrebbe portarlo a investire nelle relazioni interpersonali in maniera disfunzionale. Se questa modalità diviene strutturale può portare all’insorgenza di un disturbo della personalità, noto come disturbo narcisistico di personalità (DSM-5). Questa condizione è caratterizzata da un senso di grandiosità, una costante ricerca di ammirazione e una marcata mancanza di empatia verso gli altri.
Riconoscere un comportamento narcisistico, soprattutto in contesti relazionali, può essere complesso. Alcuni segnali indicativi includono:
Il narcisismo patologico può avere un impatto significativo sulle relazioni personali, soprattutto in ambito familiare, amicale e sentimentale.
Il narcisismo è un fenomeno complesso che va ben oltre l’idea comune di “vanità”. Comprendere le sue sfumature, riconoscerne i segnali e gestire le sue implicazioni relazionali può fare la differenza per costruire rapporti sani ed equilibrati.
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Psicologo psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia ipnotica. È stato dirigente psicologo e psicoterapeuta presso ASST Rhodense e magistrato onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Attualmente psicoterapeuta responsabile presso Clinicapsiche e Ilmiopsi.
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