Yes Man – Peyton Reed

Ingredienti ed eccipienti

  • Danny Wallace
  • Jim Carrey
  • Una parola

Il film si concentra sulla vita di una persona, Carl Allen, che ha una vita di cui non sembra felice. Carl non si dimostra disponibile per fare niente e rifiuta qualsiasi occasione gli si presenti, spesso con scuse non credibili. Nella prima scena, un suo caro amico lo invita ad uscire con il gruppo per bere qualcosa al bar, ma Carl accampa scuse non credibili per evitare l’uscita. Carl rinuncia anche ad appuntamenti importanti, come la festa di addio a l celibato del suddetto amico. Anche dal punto di vista lavorativo Carl sembra incastrato in un lavoro che non gli piace e per cui non si impegna. Un giorno, però, ri incontra una vecchia conoscenza che gli racconta che ha iniziato a fare delle esperienze entusiasmanti dopo aver partecipato ad un seminario basato sulla parola “Yes”: il seminario in questione, che in realtà è più una congrega, un gruppo intima ai propri membri di cogliere tutte le occasioni e opportunità che si presentano dicendo si, perchè l’esito sarà positivo. In caso in cui si dovesse rifiutare, la rinuncia porterà a qualcosa di negativo. Carl viene trascinato da questa conoscenza al seminario e, non senza un’iniziale fatica, aderisce al programma. Da qui la sua vita cambia completamente, sia dal punto delle relazioni, amicali e sentimentali, sia dal punto di vista lavorativo.

Carl può essere visto come una persona che ha paura delle conseguenze e che quindi evita situazioni che lo porterebbero al di fuori della sua zona di comfort.

Durante il film, però, realizza che l’acconsentire alle opportunità non deve essere forzatura, ma deve derivare dall’effettiva volontà di svolgere quella determinata attività.

Carl è la rappresentazione di quelle persone che evitano le situazioni nuove e non escono dalla propria comfort-zone per paura di mettersi in gioco e di sbagliare. Quello che ha fatto la differenza al protagonista non è stato semplicemente l’acconsentire a ritrovarsi in determinate situazioni, ma anche il riuscire a gestirle. 

Accettando nuove occasioni Carl si è ritrovato anche ad avere una rete sociale più ampia, con cui ha condiviso molte esperienze, facendogli avvertire, non solo un senso di felicità, ma anche un certo senso nell’esistenza.

Indicazioni terapeutiche

Il film è consigliato per persone che non si mettono in gioco e che si sentono intrappolati all’interno di una vita routinaria, avvertita come noiosa. Spesso bisogna ricordarsi che se si fanno sempre le stesse cose è difficile che il risultato cambi: per generare una modifica del sistema, spesso risulta necessario compiere delle azioni e attivarsi a tal fine.

Modalità di somministrazione

Il film è leggero e piacevole, a tratti anche divertente, per ricordare che nella vita bisogna ricercare un’equilibrio. Durante la visione del film si consiglia di sospendere il giudizio, sia sul personaggio che su di sè: non sono ammessi pensieri come “si, ma io non ce la farò mai”. Ovviamente l’obiettivo non è dire di sì a qualunque opportunità si presenti, ma cercare di provare delle attività che, anche se all’inzio potrebbero non convincere, alla fine potrebbero risultare divertenti. La visione del film è consigliata il venerdì sera, in quanto potrebbe spingere a cercare lo spettatore di svolgere nuove attività durante il weekend.

Effetti collaterali

Il tema del film è l’ampliamento delle proprie esperienze e la sperimentazione: potrebbe capitare che non tutti gli esperimenti abbiano esito positivo. Potrebbe darsi che alcune esperienze proprio non piacciano, ma bisogna ricordarsi che anche queste fanno parte del percorso di crescita e sviluppo personale, facendo sì che si conoscano meglio i propri gusti.

Potrebbe darsi che anche le relazioni non siano tutte un successo, ma anche questo permette di capire meglio al soggetto con quali persone si trova meglio e quali no e come affrontare delle relazioni in cui non ci si trova completamente a proprio agio.

Curiosità

Il film è basato sulla biografia del giornalista Danny Wallace, il quale ha passato un anno della propria vita ad acconsentire ad ogni proposta. 

Un’ulteriore curiosità sul film riguarda l’attore Jim Carrey: nella scena in cui era richiesto il bungee jumping, l’attore non ha voluto farsi sostituire da uno stuntman ed è saltato personalmente dall’Arroyo Seco Bridge a Pasadena.

Trailer:

Contenuto a cura di:

Alice Dondena

Tirocinante in Psicologia